I Giganti del Ponte di Veja

Accanto alla Trattoria si ergono maestosi due giganti secolari: "I Castagnari del Ponte di Veja". Il più grande misura 12 metri di circonferenza e con i suoi 700 anni di vita è considerato un monumento vegetale vivente. Il più "piccolo", se così si può dire, non si scosta di molto dal compagno per età e dimensioni.

Secondo le vicende storiche, arricchite da leggende e tradizioni popolari, il Ponte di Veja sarebbe stato visitato nei secoli da innumerevoli personaggi illustri tra i quali il sommo poeta Dante Alighieri. Si narra che questi, impressionato dalla mostruosa mole del ponte in pietra, ne trasse ispirazione per descrivere le "Malebolge" nel XVIII canto dell'Inferno della Divina Commedia. Pare che scrisse questi versi all'ombra del secolare castagno che da allora fu chiamato "Il Castagno di Dante".

La capanna preistorica

Per la gioia dei grandi, ma soprattutto dei piccini, a pochi passi da Ponte di Veja è stata edificata una capanna preistorica, fedele ricostruzione delle abitazioni dei nostri antenati vissuti in questi luoghi. La capanna è completamente accessibile e all'esterno una stele di pietra riporta incise molte informazioni e curiosità sulla vita nella Preistoria.

Il Sentiero Europeo E5

ll sentiero europeo E5 è un sentiero europeo che dalla costa dell'Atlantico in Bretagna (Francia) attraversa le Alpi passando per Svizzera, Germania, Austria e raggiunge l'Italia terminando secondo progetto a Venezia. Il percorso totale è di 3200 km. Attualmente il tratto Verona-Venezia non è definito, per cui il sentiero al momento termina all'Arena di Verona. La parte più comunemente percorsa è quella che dal lago di Costanza raggiunge Verona: un percorso di 600 km per il quale sono mediamente necessari per un buon camminatore circa 30 giorni di cammino. Nonostante il sentiero attraversi anche zone rocciose con alte cime, non è necessaria alcuna esperienza di scalata. Lungo il percorso vi sono diverse possibilità di riparo e pernottamento tipicamente in rifugi alpini.

Il Sentiero tocca proprio il Ponte di Veja ed è possibile vederlo contrassegnato su roccia e cartelli nei sui tipici colori bianco e rosso.

Il crocefisso nella roccia

Un luogo così incantevole come il Ponte di Veja non può che suscitare in chi lo vede un profondo sentimento di ammirazione per il creato e il suo Creatore. Fu così che nel 1952 i Frati Cappuccini del Barana decisero di donare al ponte e ai suoi visitatori un segno tangibile della Fede sottoforma di un crocefisso molto particolare. Questo venne scolpito nel legno in Trentino Alto Adige secondo l'antica tradizione scultorea locale. Il manufatto era magnifico e fu installato all'aperto vicino alla volta del ponte, ma una notte purtroppo venne trafugato e non se ne ebbe più notizia. Lo sconcerto e l'indignazione per il furto ai danni del ponte furono grandi e nessuno volle rassegnarsi a questa privazione. Fu così che in breve tempo comparve un'altro crocefisso a memoria di quello originale ma stavolta inciso nella roccia. La sua presenza ispira i fedeli e lo farà ancora per molti anni, ora di questo ne siamo sicuri!

Compagni di viaggio

Lungo i senteri che circondano il Ponte di Veja non raramente ci si imbatte in sculture in legno ricavate direttamente dagli alberi e realizzate in loco. Questi esseri fantastici, folletti dei boschi e guardiani della Natura saranno i vostri compagni di viaggio durante la visita al Ponte di Veja. Divertitevi a scovarli tra i rami e i cespugli!

Il Carrarmato del Ponte di Veja

Nell'ampio parcheggio accanto alla Trattoria Ponte di Veja riposa in tutta la sua bellezza un carrarmato: lo Sherman, in dotazione al 31° Reggimento Carristi, proveniente dalla caserma Passalacqua di Verona. Fortemente desiderato dagli amici della Associazione Carristi, questo carrarmato è divenuto un monumento alla memoria. Ogni anno, la seconda domenica di Giugno, al suo cospetto si celebra la funzione in memoria di tutti coloro che non sono mai tornati dal fronte. La Lessinia è sempre stata zona di reclutamento alpino e terra di Carristi, questa macchina bellica non solo rappresenta un magnifico monumento a testimonianza di un difficile passato, ma è anche occasione di incontro e ritrovo.

La Fontana del Bruno

Di fronte alla Trattoria Ponte di Veja è stata posizionata nel 1994 una grande fontana a doppia vasca realizzata interamente in pietra locale. La chiamano la Fontana del Bruno, il proprietario storico della Trattoria, il quale l'ha fortemente voluta affinchè i visitatori del Ponte potessero dissetarsi senza bisogno di entrare necessariamente nel luogo di ristoro. Sulla fontana si trovano due sculture (una per vasca) da una parte si trova la testa di un cavallo mentre dall'altra il viso del proprietario. Un lato della fontana è stato impreziosito con dei versi, incisi sulla pietra, di Carmela Benedetti di Vaggimal, un'amica e poetessa locale. Recentemente è stata aggiunta una piccola vasca a terra dedicata agli amici a quattro zampe.

Il Gufo Reale del Ponte di Veja

All'interno della Trattoria Ponte di Veja si può ammirare un magnifico esemplare di Gufo Reale ad ali spiegate. Il povero animale, cacciando durante la notte non era riuscito ad evitare i cavi dell'alta tensione e venne così trovato al mattino senza vita. Vista la superba bellezza e maestosità nessuno ebbe il cuore di seppellirlo così si decise di dargli nuova vita. Fu così che divenne uno dei simboli del luogo. La sua imponente presenza lascia senza parole chiunque lo veda, soprattutto i più piccoli, ed è una prova tangibile della fauna che popola prosperosa il Parco della Lessinia e in particolare i boschi che circondano il Ponte di Veja. Dinanzi a tanta bellezza il rispetto non è che una naturale conseguenza!