La famiglia Lavarini

Benvenuto Lavarini diventa presto nonno. Il figlio Francesco e la sposa Vittoria Carmela Benedetti hanno quattro figli, Benvenuto, Elio, Guido e il piccolo Bruno che nasce il 12 Aprile 1942. La famiglia vive in armonia e si dedica alle consuete attività che occupano loro l'intera giornata. Il tempo scorre veloce fino ad arrivare al 1957, l'anno in cui si comincerà un nuovo capitolo, l’anno della svolta.

La svolta

Era l’anno 1957 e la piccola stalla costruita da Benvenuto ospitava come sempre i suoi animali. Il luogo in cui sorgeva però aveva qualcosa di magnetico e ogni giorno la famiglia osservava incuriosita l’arrivo di visitatori e passanti tutti emozionati ed entusiasti poiché sarebbero stati presto al cospetto del gigantesco Ponte di Veja. Molti di loro erano reduci da un lungo viaggio e all'arrivo non trovavano alcun tipo di ristoro. La famiglia capisce che si sta presentando loro un'opportunità senza pari e decide di coglierla al volo nonostante fosse un vero e proprio salto nel vuoto. Apriremo un'osteria!

L'osteria

Fu così che Bruno Lavarini assieme allo zio Arturo, ai fratelli Elio e Guido e alla madre Vittoria Carmela decisero di convertire la stalla in una piccola osteria per dare ristoro ai visitatori del ponte durante l’estate, una specie di rifugio montano. La strada però fu lunga e tortuosa poiché la zona era estremamente problematica: non c’era la strada, non c’era l’acquedotto e non c’era la corrente elettrica! 

Molti si sarebbero scoraggiati e avrebbero lasciato perdere quel progetto che in quel momento più che mai rischiava di rimanere un semplice sogno, ma la famiglia Lavarini decise invece di rimboccarsi le maniche e risolse, non senza difficoltà, problema dopo problema, un passo dopo l'altro.

Il successo

Il successo non tardò ad arrivare, d'altra parte l'idea era geniale e per l'epoca era estremamente all'avanguardia. Ci fu presto bisogno di ampliare la struttura, aggiungere servizi e apportare migliorie. Il Ponte di Veja andava pulito, messo in sicurezza e reso accessibile.

I visitatori continuarono ad aumentare e da quel momento il destino della piccola osteria e del Ponte di Veja furono indissolubilmente legati. Col passare del tempo non fu più molto chiaro chi dei due giovò di più all'altro, ma probabilmente... questo è il loro lieto fine!